Archivi categoria: Formazione dei docenti

La formazione dei docenti in Ticino è affidata, nel corso della storia, a diverse scuole e istituzioni. Alcune di queste hanno le caratteristiche di una scuola del settore secondario II (e quindi i relativi programmi appaiono anche in quella categoria), altri invece no.

Il rapporto CDPE “Lehrerbildung von morgen” (LEMO) del 1976

Questo rapporto (che qui riproduciamo in lingua francese) è uno dei documenti importanti per comprendere il passaggio dalle scuole magistrali di tipo seminariale alle Alte scuole pedagogiche nell’ultimo quarto del Novecento. Sostanzialmente in esso la CDPE ribadisce la necessità ormai non più procrastinabile di una riforma delle scuole seminariali e delinea le possibili vie per la realizzazione di tale riforma. 

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In Ticino, il passaggio alla Scuola magistrale postliceale è la diretta conseguenza delle raccomandazioni contenute nel rapporto LEMO, come si capisce bene leggendo il rendiconto che ne fece il direttore della Scuola magistrale di Locarno, Guido Marazzi, nella rivista Scuola ticinese (a questo link).

Programmi per le scuole normali (1885)

Dopo i programmi sperimentali del 1873, la Scuola normale (maschile e femminile) ottenne con questo programma il suo primo piano di studio. Emanati appena due anni dopo che il Regno d’Italia si era dato i programmi Bacelli, questi programmi portano tuttavia un’impronta più conservatrice essendo opera del governo conservatore del “Nuovo indirizzo”. Saranni sostituiti pochi anni dopo dai programmi del 1893. Nel documento troviamo il programma e la griglia oraria tanto della Scuola normale maschile che di quella femminile.

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Decreto esecutivo circa gli esami per la patente di scuola maggiore (1946)

Questo decreto sostituisce quello precedente del 1939.  Costituisce un’ulteriore tappa nella via che porterà a una formazione sempre più di qualità per i docenti delle scuole maggiori, grado scolastico che confluirà a partire dal 1974, insieme ai suoi docenti, nella Scuola media. Successive tappe nella formazione dei docenti di scuola maggiore saranno le disposizioni dell’art. 76 della legge della scuola del 1958 e l’istituzione, nel 1964, di appositi corsi affidati all’università di Pavia. 

Rispetto al precedente decreto del 1939, questo riduce il ruolo e i margini di discrezionalità della commissione d’esame, togliendole l’incombenza di allestire una bibliografia per ogni sessione d’esame e aggiungendo la presenza dell’ispettore durante la sessione stessa. 

Ordinanza federale sull’educazione fisica (1972)

Com’è noto, l’educazione fisica è un caso specifico nel federalismo educativo svizzero perché soggetta a legislazione federale sin dall’Ottocento. Con l’ordinanza del 1972 il Dipartimento federale militare, cui compete la sorveglianza delle relative disposizioni federali, fissa una serie di regole che riguardano praticamente ogni aspetto, dal numero di ore settimanali alla coeducazione (che è ammessa al massimo fino al sesto anno di scuola), dai certificati medici necessari per essere dispensati sino alle misure da prendere per assicurare il diritto all’educazione fisica anche agli allievi “minorati”. Ma anche aspetti “di secondo livello” come la formazione e l’aggiornamento dei docenti, lo sport scolastico facoltativo o il ruolo delle società sportive sono fissati dettagliatamente.

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“Disposizioni attualmente in vigore” per i convitti e le mense della Scuola magistrale: un documento del 1970

Il dattiloscritto, del 1970, è frutto della riforma della Scuola magistrale dopo le contestazioni del 1968. Esso propone il regolamento del 1960 – a sua volta frutto di un necessario adattamento dei precedenti regolamenti alla Legge scolastica del 1958 – insieme a una serie di considerazioni sullo stato delle norme concernenti convitti, mense e doposcuola nella Scuola Magistrale e in altre scuole cantonali.

Link verso il documento

Uno strumento per la formazione dei docenti: la Nuova maniera di disegnare alla lavagna di Francesco Ghirotti

Il testo, pubblicato a Milano all’inizio del Novecdento (probabilmente nel 1912), è uno strumento molto originale per la formazione dei docenti: propone per gli studenti delle Scuole normali italiane una formazione a questo particolare strumento didattico. Il volumetto è arrivato a un numero molto alto di ristampe, tant’è vero che la copia che qui presentiamo è la 35a edizione “conforme ai nuovi programmi governativi” (cioè della Riforma Gentile del 1923). Da notare che questa copia reca il timbro della Mostra didattica permanente della Magistrale di Locarno (dove evidentemente veniva conservata) e un ex libris della cartolibreria Romerio di Locarno (che evidentemente lo vendeva). Tutti indizi di una sua diffusione nel nostro Cantone. 

Il libretto in pdf

Legge sull’insegnamento professionale (1912)

Questa legge sarà sostituita appena due anni dopo da un’altra (vedi). Ha però una sua importanza in quanto è la prima legge cantonale su questo importante settore di formazione. Da notare che questa legge contempla tra le scuole professionali anche la Scuola normale. Una particolare attenzione è dedicata anche alle scuole professionali femminili, ai corsi ambulanti di economia domestica e altre forme di istruzione delle ragazze. 

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